IL Labrasotto (8)
IL Labrasotto (8)

La foresta della Barbottina.

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Bentornati amici del Labrasotto, oggi partiamo alla scoperta della Foresta della Barbottina, un luogo che personalmente ho trovato più che magico.

I miei umani erano incantati dai faggi centenari che ci circondavano, e dall`atmosfera fiabesca che regnava in quel luogo, ma io sapevo bene che c’era molto di più da scoprire.

Oggi sono qui per condividere con voi tutti i segreti di questo bosco, annoverato tra i più suggestivi d’Italia.

La foresta della barbottina: partenza!

Io e i miei umani siamo partiti dal B&B elfo degli Ulivi, il nostro rifugio durante questa avventura in terre Liguri.

L’esploratore capo ha guidato per circa trentacinque minuti. Lo so perché mi sono dovuto ascoltare tutta la loro playlist preferita, e credetemi amici, sono tante le cose che un Labrasotto può sopportare; ma i gusti musicali dell’umana sfidano ogni strategia evolutiva.

Ci siamo lasciati alle spalle il mare per salire fino al colle del Melogno. Abbiamo parcheggiato la macchina dopo il forte centrale, una struttura storica che ha molto colpito i mie compagni di viaggio spingendoli a chiacchierare di un passato lontano.

Inoltrandosi nella Foresta della Barbottina.

L’imbocco del sentiero si trova a sinistra del forte; se non siete nati con un olfatto sviluppato come il mio non preoccupatevi, non dovrete seguire il profumo dei faggi (che vi assicuro essere già molto forte), ma potrete interrogare un cartello informativo che vi indicherà il percorso.

La camminata sarà di circa due di quelle vostre ore, so che amate sapere questo dettagli strani voi umani, e il terreno scorrerà facilmente sotto le zampe. Vi troverete infatti a camminare in un’ampia strada, fatta di morbida terra profumata, con tanto spazio dove incontrare nuovi amici.

State attenti se portate il vostro Labrasotto perché ogni tanto passa qualche macchina e non tutti sono capaci a spostarsi dalla strada come so fare io. Incontrerete qualche piccola salita, ma non preoccupatevi, non vi stancherete eccessivamente, è una passeggiata adatta anche ai cuccioli!

Troverete due bivi sul vostro cammino, in entrambe le occasioni tenete sempre la destra mi raccomando.

Proseguite impavidi fino a trovarvi davanti ad un grande cancello in metallo, io mi emoziono sempre quando li vedo, nascondono sempre nuovi amici o sorprese inaspettate; in questo caso segnerà l`inizio dell`area della foresta demaniale della Barbottina. Percorrendo il sentiero arriverete fino ad una casetta della forestale e ad un’area Pic-nic dove pranzare in serenità.

La foresta demaniale della Barbottina
La foresta demaniale della Barbottina

La foresta della Barbottina

Questa foresta è uno dei faggeti più belli d’Italia, ve ne accorgerete appena inizierete a vedere gli alberi ad alto fusto avvolgervi ed accogliervi tra i loro possenti tronchi, e non potrete fare a meno di riconnettervi con la bellezza del territorio che vi ospita.

Questo anello può essere percorso in ogni stagione, in inverno vi troverete a giocare con la neve, in primavera sarete accompagnati dal profumo della natura in rinascita, mentre in estate avrete la possibilità di correre e giocare grazie all’ombra generosa offerta delle fronde degli alberi.

Noi l’abbiamo percorsa a fine estate, ci siamo stati due volte per poterla apprezzare appieno, annusando tanti profumi diversi.

La prima volta c’era la nebbia e l’umana continuava a dire che ” É come essere nella foresta proibita!!” e mi ha promesso di farmi vedere Harry Potter o qualcosa del genere…non so di cosa stesse parlando.

La foresta della Barbottina con la Nebbia

In ogni caso io ho amato respirare l’aria umida della foresta, era bellissimo sentire i profumi amplificati ad ogni passo e seguire le tracce lasciate da caprioli e cinghiali.

Anche gli umani erano incantati, cercavano con lo sguardo di scorgere tra gli alberi tutti i segreti che il mio olfatto mi aveva già svelato e giocavano a raccontarsi storie fantastiche.

Il Labrasotto nella foresta della Barbottina nella nebbia
Il Labrasotto nella foresta della Barbottina

Ma non temete, se preferite non avventurarvi nella nebbia lo capisco, noi Labrasotti siamo molto attenti alla sicurezza essendo rimasti in pochi, non ho quindi nulla da rimproverarvi se deciderete di aspettare una giornata di sole per visitarla.

L’atmosfera sarà ugualmente magica e le fronde degli alberi risplenderanno di verde brillante, colpite dai caldi raggi del sole.

La foresta della barbottina illuminata dal sole
La foresta della barbottina illuminata dal sole

Noi ad un certo punto abbiamo deciso di allungare la passeggiata, ero molto felice e ai miei umani piace vedermi correre e scorrazzare in libertà, ed abbiamo visitato anche il “Forte Merizzo”.

Se siete più alti di me potreste anche riuscire a vedere il mare e la costa, lasciandovi inebriare dalla salsedine trasportata dal vento.

Il ritorno alla macchina.

Terminata la nostra escursione ci siamo fermati al bar “Il Rifugio” per fare uno spuntino, io ho rubato un pezzetto di focaccia con molta soddisfazione.

Gli umani hanno detto che la prossima volta visiteremo anche i “laghetti di Cravè” poco distanti, e il Lago di Osiglia, che si raggiunge in qualche minuto di macchina.

Se siete curiosi di scoprire dove sono passate le mie zampine continuate a leggermi sul blog, vi aspetto!

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Una risposta

  1. Molto interessante e di divertente lettura.
    Provata questa camminata, e i riferimenti sono precisi e molto utili.
    Grazie Labrasotto, continuerò a seguirti nelle tue avventure, cosicché dopo diventino le mie!!!

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